''Maktub'' Paulo Coelho
- Roberta Olive
- 8 apr
- Tempo di lettura: 3 min
''Ogni incontro è un segno del destino''

Recensione
Se c’è un autore capace di mescolare spiritualità, filosofia e riflessioni sull’animo umano con una penna leggera e coinvolgente, quello è senza dubbio Paulo Coelho. Con Maktub, lo scrittore brasiliano ci regala una riflessione profonda sulla vita e sul destino, un testo che incanta tanto per la sua semplicità quanto per il suo messaggio universale.
Il titolo stesso, Maktub, è una parola araba che significa “è scritto”. È un invito a riflettere sul destino e su come le nostre vite siano, in un certo senso, predestinate, ma al tempo stesso sospese tra la libertà di scegliere e l’impossibilità di cambiare alcuni eventi che sembrano già scritti. La trama si snoda attorno a storie che si intrecciano in un paesaggio emotivo ricco di emozioni e segreti, un mondo dove il cammino di ognuno si incrocia con quello degli altri, dando vita a uno scambio continuo di esperienze che ci definiscono.
Coelho, come spesso accade nelle sue opere, gioca con le contraddizioni della vita: il bisogno di controllarla, ma anche l’accettazione di ciò che sfugge al nostro controllo. Lo stile, pur nella sua apparente semplicità, è intriso di metafore potenti e immagini evocative che toccano il cuore e invitano alla riflessione. La sua penna è leggera, ma mai banale, come quella di un maestro che, con delicatezza, guida il lettore a scoprire le profondità dell’esistenza. Non è mai un racconto di eventi straordinari, ma piuttosto una ricerca spirituale che parla a chiunque si senta smarrito, in attesa di un segno, di un destino.
Un altro elemento fondamentale di Maktub è la sua connessione con le altre opere di Coelho. Se L’Alchimista è il racconto dell’inseguimento del proprio sogno e del tesoro interiore, Maktub ne è una sorta di continuazione filosofica: l’idea che ciò che ci accade non sia mai casuale, ma faccia parte di un disegno più grande, un tema che ricorre anche in Il Zahir e Veronika Decide di Morire. La spiritualità, il cammino individuale, il viaggio interiore sono i fili conduttori che legano tutte le sue opere, ma Maktub è forse l’espressione più pura della riflessione sulla predestinazione e sul nostro libero arbitrio.
Nel libro, Coelho scrive: “A volte il destino ci conduce in posti che non avremmo mai scelto. Ma la cosa più importante è essere grati di ciò che accade, perché è tutto parte di un piano che non possiamo comprendere”. Questa citazione esprime uno degli insegnamenti più potenti del libro: accettare la vita così com’è, con i suoi alti e bassi, è il primo passo verso la pace interiore.
Perché consiglierei ‘’Maktub’’?
Perché è un viaggio spirituale che ci invita a riflettere sul significato profondo degli eventi che ci accadono, sulle scelte che facciamo e su come tutto sembri essere legato in una rete invisibile di causa ed effetto. È un libro che, con la sua semplicità, riesce a rivelarci un senso profondo della vita e della nostra ricerca interiore. Se stai cercando un libro che ti faccia riflettere senza sopraffarti, che ti aiuti a capire che ogni cosa accade per un motivo, Maktub è l’occasione perfetta per fermarti, leggere e forse trovare delle risposte. Coelho non ti offre soluzioni, ma ti invita a cercare dentro di te, a vedere la bellezza nell’incertezza e nell’imprevedibilità della vita.
-Roberta Olive
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